COMPETENZE REGIONALI


GOVERNO DEL TERRITORIO

Una delle tematiche presa in considerazione dal gruppo ha riguardato l'ambiente in senso stretto. Tuttavia per poter discutere di cambiamenti della politica ambientale causati dalla richiesta di autonomia differenziata, occorre discutere di ambiente in senso lato, cioè del governo del territorio e della sua formazione.

Che cosa è il Governo del Territorio e quando nasce?

Il Governo del Territorio è la prima competenza amministrativa affidata alle regioni dalla Costituzione ed è l'insieme delle norme che disciplinano l'uso del territorio e la localizzazione di impianti o attività.

Le materie principali che lo compongono sono l'urbanistica, l'edilizia, la tutela dell'ambiente, la difesa del suolo, la programmazione infrastrutturale e la disciplina del commercio.

Nel 1942, con la formazione delle province, lo Stato affida ad esse la materia dell'urbanistica che aveva come oggetto l'assetto dell'incremento edilizio dei centri abitati. In seguito nel 1977, con la legge n.10 (legge Bucalossi), alle regioni viene affidata l'urbanistica, nella quale oltre alla disciplina dell'uso del territorio viene inserita anche la tutela dell'ambiente. Mentre nel 1998 l'articolo 34 della Costituzione ha sancito che ogni materia o disciplina concernente tutti gli usi del territorio rientrava nell'ambito dell'urbanistica, a seguito della quale viene utilizzata il termine "governo del territorio" per indicare le materie di competenze territoriali. Infine, con la riforma del Titolo V, allo stato viene attribuita la competenza esclusiva in materia di tutela dell'ambiente, ma la Corte costituzionale ha individuato che nelle materie di competenza esclusiva regionale ricade il governo del territorio che ha come materia di competenza la tutela della salute e dell'ambiente. Di conseguenza, lo stato e la regione possono intervenire entrambi nella materia di tutela ambientale, azione denominata ' materia di competenza legislativa concorrente.

Ambiente in senso stretto

La riforma del 2001, quindi, individua la materia della tutela ambientale come competenza concorrente Stato-Regioni. Le azioni delle regioni, però, sono vincolate dalle direttive statali.

Lo Stato, essendo un paese membro dell'Unione Europea, deve seguire le direttive europee e il trattato di Lisbona (2007), il quale sancisce che la tutela dei beni culturali e ambientali dell'Unesco deve seguire le direttive e le norme europee. La strategia di Lisbona prevede che tutte le trasformazioni economiche e territoriali siano sempre nel rispetto dell'ambiente:

"sviluppo armonioso ed equilibrato delle attività economiche nell'insieme della comunità, una crescita sostenibile, non inflazionistica e che rispetti l'ambiente, un elevato livello di occupazione e di protezione sociale, il miglioramento del tenore e della qualità della vita, la coesione economica e sociale e la solidarietà tra gli Stati membri (Trattato sull'Unione europea, versione consolidata, 2002)"

Di conseguenza le uniche azioni del Piemonte non vincolate sono i progetti di valorizzazione e sensibilizzazione dell'ambiente.


Professore di riferimento: Vincenzo Luca Sorella 
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