Giovanni Paludi (responsabile settore regionale Territorio e Paesaggio)

L'architetto Paludi si occupa della stesura e della diffusione del Piano Territoriale Regionale e del Piano Paesaggistico Regionale, nonché di pianificazione territoriale provinciale e di quella urbanistica di livello locale. Il suo ragionamento ha toccato le questioni dell'autonomia e dell'uniformità territoriale. In una certa misura sono emersi considerazioni non dissimili da quelle rinvenute nel volume di Daniele Granara Il principio autonomistico della Costituzione.

In particolare ci illustrato i vincoli e le procedure attinenti ai progetti di valorizzazione del territorio; così come ha chiarito come la richiesta della Regione di autonomia differenziata coinvolga anche il suo settore (l'ultimo dei punti dell'art. 117), sebbene, sotto quest'aspetto, nel 1970 la tutela ambientale era materia di pertinenza regionale, mentre è divenuta concorrente a partire dal 2014


Giorgio Arduino (responsabile settore regionale ambiente, governo e tutela del territorio)

L'intervista all'ingegnere chimico Arduino è stata occasione per discutere di autonomia differenziata. Ha osservato come in materia di tutela ambientale essa sarebbe un vantaggio per la Regione, dato i tempi di attuazione delle direttive europee in materia successive al Trattato di Lisbona sono almeno di due anni.

Ciò significa che alla regione conviene possedere l'autonomia per poter agire direttamente sul problema senza dover aspettare parecchio tempo per avere un responso da parte della sede a Bruxelles, quando gli basterebbe avere i fondi necessari per poter agire in modo più veloce.

Il Piemonte, infatti, è pronto per poter gestire e valorizzare autonomamente i beni culturali e ambientali sempre in vigore delle norme promulgate dall'Europa e dallo Stato.


Alberto Cirio (presidente della Regione Piemonte)

https://www.youtube.com/watch?v=dpmP7qHpRpE

In occasione della presentazione delle celebrazioni per i 50 anni della nascita delle Regioni abbiamo avuto l'occasione di intervistare il presidente della Regione Piemonte. L'intervista ha avuto come oggetto l'illustrazione delle ragioni della delibera con la quale il consiglio regionale ha richiesto l'autonomia differenziata a Roma.

Nello specifico egli ha insistito sul fatto che da vicino le cose si gestiscono meglio e che i territori che producono determinate ricchezze devono essere i territori che gestiscono queste ultime, precisando come non si tratti di un puro desiderio egoistico ma l'attuazione degli art.116-117 della Costituzione.

All'osservazione da noi formulata sui rischi di accentuare le esistenti disparità territoriali, ha sottolineato, inoltre, che esistono precisi meccanismi di compensazione tra regioni oltreché essere sempre valido il principio di sussidiarietà.

Su richiesta specifica ha identificato i vantaggi dell'attuazione di una più robusta autonomia mediante due esempi, finanziario e scolastico. Il primo attiene al fatto che la regione Piemonte in questi anni ha registrato uscite pari a 10 miliardi di euro in più rispetto alle entrate ricevute da Roma e, dunque, sarebbe un risparmio notevole per la gestire i fondi in propria autonomia. Il secondo consiste nel fatto che è conveniente che si insegni una materia scolastica legata ai bisogni del territorio. In particolare si è soffermato sugli istituti tecnici i cui profili sono di competenza statale laddove sarebbe opportuno, invece,declinarli regionalmente.

Infatti in Piemonte sarebbe più necessario avere professionisti specializzati nell'elettrico come in Puglia servono più specializzati in enogastronomia.

Coerentemente con tale impostazione, il Presidente non individua svantaggi nel trasferimento alle regione della potestà legislativa sulle materie richieste nella delibera.


Davide Perrone (istruttore presso un programma di cooperazione transfrontaliera)

https://www.youtube.com/watch?v=2yiAXoMtwVA

Davide Perrone è impiegato del governo francese che si occupa di alcuni progetti transfrontalieri tra Italia e Francia. L'intervista ha toccato tematiche quali la relazione tra Piemonte e UE, la presenza del Piemonte a Bruxelles, la politica di coesione europea e i fondi strutturali europei.




Professore di riferimento: Vincenzo Luca Sorella 
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